Notizie dalla casa di formazione: Bellezza e silenzio
Il programma messo a punto dal nostro padre formatore, Roberto Zambolin, prevedeva in questi ultimi mesi la crescita della parte spirituale della nostra vita, così il sabato, giorno dedicato alla formazione, ci siamo recati nella Badia Fiorentina dai monaci di Gerusalemme e abbiamo concluso il percorso passando tre giorni a Camaldoli, in provincia di Arezzo, nel monastero dei monaci camaldolesi immerso nel verde delle foreste casentinesi.
La nostra vita religiosa, basata sui voti di obbedienza, castità e povertà, proviene dal monachesimo, dalla regola di San Benedetto “Ora et labora” in cui la Parola di Dio ha la centralità. Nei monasteri, in cui la bellezza la fa da padrona, comprendiamo che la terra è la strada verso il cielo, che il Creato ci parla del Creatore. Proprio come ci ricorda il Libro di Giobbe: “ Ma interroga ora le bestie e ti istruiranno, gli uccelli del cielo e te lo diranno.O parla alla terra, ed essa ti istruirà, e i pesci del mare te lo racconteranno. Fra tutte queste creature chi non sa che la mano dell’Eterno ha fatto questo?” (Gb 12,7-9)
Alla Bellezza si aggiunge il silenzio, che è davvero il modo in cui Dio ci parla, ci ascolta e ci indica il sentiero. Un’esperienza che dovrebbe essere costante anche nei religiosi di vita attiva. I nostri fratelli monaci ci hanno ricordato l’importanza ristoratrice del silenzio, invitandoci a fermarci ed ascoltare la Sua Parola senza farci distrarre dai troppi rumori della vita quotidiana.