Riparte l’anno formativo con il pellegrinaggio a San Giacomo
Riparte l’anno formativo con il pellegrinaggio Jacopeo per venerare le spoglie dell’Apostolo Giacomo.
Proprio nell’anno Santo Jacopeo, che quest’anno collega in maniera speciale l’Arcidiocesi di Santiago de Compostela (Spagna) e quella di Pistoia (Italia), che si apre il cammino formativo della comunità msc della Provincia italiana. Le due Diocesi infatti ospitano le reliquie del Santo Apostolo, San Giacomo detto il maggiore.
Perché un anno santo?
Ogni qual volta che il 25 luglio cade di domenica, a Santiago de Compostela viene festeggiato l’anno giubilare, si da il caso che proprio quest’anno (2021) capiti questa possibilità, il prossimo sarà nel 2027.
“L’hanno ribattezzata la «piccola Santiago» nonostante sia nel cuore dell’Italia, perché da nove secoli Pistoia associa il suo nome all’apostolo Giacomo. Vista dunque la speciale vicinanza delle due Diocesi, Papa Francesco, per tramite della Penitenzieria Apostolica ha concesso di celebrare l’Anno santo anche a Pistoia e di ottenere l’indulgenza plenaria attraversando la Porta Santa della Cattedrale di San Zeno «al termine di un pellegrinaggio, anche soltanto simbolico, per venerare l’Apostolo», si legge nel decreto. La Porta Santa sarà aperta il 9 gennaio da Mons. Tardelli nel corso di una celebrazione in programma alle 18.15, così come a Santiago la Porta Santa è stata aperta lo scorso 31 dicembre.
Lo spirito del cammino
Camminare non è fine a se stesso, il cammino non può essere una gita o una semplice visita, deve essere altro. Ecco perché ci guideranno 4 aspetti scrive il formatore, padre Roberto Zambolin: il pellegrinaggio a piedi, come gli antichi pellegrini; educarci alla sobrietà e alla essenzialità: ( si può vivere, infatti, anche con meno cose, anzi con poche cose, ma non si può vivere senza Dio!) valore fondamentale oggi per tutti, in particolare per noi religiosi; l’ascolto psicofisico del nostro corpo: imparare non solo a parlare, ma ad ascoltare prima di parlare, è la prima regola della comunicazione, ma ciò è possibile se abbiamo appreso l’arte (perché di vera “arte” si tratta) di ascoltare se stessi, ciò che si muove dentro e fuori di noi, attivando tutti i canali del nostro corpo: fisici, psichici, sensoriali ed emotivi; vivere, osservando e contemplando, quel senso di fraternità, di rispetto, di contemplazione del creato, delle sue bellezze e risorse.
La comunità formativa inizierà il suo cammino il 7 settembre, partendo proprio dalla casa di formazione di Firenze, toccando le città di Prato, Pistoia, Pescia, Lucca, Pisa, per giungere poi il 14 settembre a Livorno, avendo così percorso poco più di 173 km in 6 giorni.
Accompagniamoli con la preghiera, affidando a Nostra Signora del Sacro Cuore e a San Giacomo il loro cammino formativo.