Dopo il ‘super-pope’, Maupal realizza una Maria ‘rock’ per il 150° anniversario della rivista Annali di Nostra Signora
L’artista romano Mauro Pallotta, in arte Maupal, suggella l’amicizia con i Missionari del Sacro Cuore realizzando per loro un’opera nel suo stile ‘Street Art’ per il 150° anniversario della rivista Annali di Nostra Signora del Sacro Cuore che avverrà nel prossimo 2022. Un’immagine che, non a caso, viene presentata oggi 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, data di nascita della congregazione fondata da padre Jules Chevalier centosessantasette anni fa. Una nuova icona che va a sconvolgere i canoni convenzionali delle raffigurazioni dei santi che siamo abituati a vedere.
L’opera di Maupal rappresenta Maria, la madre di Dio, mentre tiene in braccio il figlio intento a disegnare il suo cuore con la bomboletta spray, un bimbo vispo e intelligente che sembra ricordare a chi ha scelto di seguirlo di avere lo stesso sguardo sul mondo. I cristiani infatti sono chiamati ad essere la spina dorsale della società e a diffondere con la loro vita la bellezza e la gioia del dono di sé. Sono chiamati ad amare Dio e ad adempiere ai propri doveri di ogni giorno, senza calcoli o interessi di sorta, così facendo non si distolgono dall’essenziale e lasciano campo libero al Signore che fa grandi cose in loro.
Tornando all’opera, i Missionari del Sacro Cuore di Gesù, nel loro dialogo con l’artista romano Mauro Pallotta, hanno tenuto conto delle parole di papa Francesco a proposito dell’arte: “I musei devono accogliere le nuove forme d’arte, devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di dialogo tra le culture e le religioni, uno strumento di pace. Essere vivi! Non polverose raccolte del passato solo per gli ‘eletti’ e i ‘sapienti’, ma una realtà vitale che sappia custodire quel passato per raccontarlo agli uomini di oggi, a cominciare dai più umili”. Maupal ha accolto la loro richiesta e a sua volta ha ricordato come la ‘Street Art’ sia uno stile travolgente che non va affatto sottovalutato perché ha il potere di arrivare a tutti e soprattutto di coinvolgere i più giovani. L’artista, salito agli onori della cronaca per la realizzazione del ‘Super-Pope’, si supera con una “Nostra Signora rock” che sicuramente non passerà inosservata.
All’arte di strada si lega la teologia con la spiegazione del dipinto fornitaci dalla redazione di Annali: «Nostra Signora vestita di bianco (verginità, purezza), con il manto azzurro (umanità) e con l’aureola (santità) regge con una mano il bambino Gesù e nell’altra tiene una bomboletta spray, con la quale ha aiutato il figlio a realizzare il murales, dipingendo l’esterno del cuore di Cristo e la corona di spine che lo contorna. Ella guarda fisso lo stesso cuore, invitando tutta l’umanità a riscoprire l’amore e la devozione verso di esso. Il bambino Gesù in braccio a sua madre, sta riempiendo il cuore, al cui interno troviamo le iniziali della nostra Congregazione, scelte dal padre Jules Chevalier (MSC). Lui rimane il centro verso cui protendere, e nei cui confronti anche Maria cede il passo, dicendo con le parole di Giovanni: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5)».
Ci rivolgiamo a te, o Nostra Signora del Sacro Cuore, ricordando le meraviglie che ha compiuto in te l’Onnipotente.
Egli ti scelse per Madre, ti volle vicino alla sua croce; ora ti rende partecipe della sua gloria e ascolta la tua preghiera.
Offrigli tu la nostra lode e la nostra azione di grazie, presentagli le nostre domande…
Aiutaci a vivere come te nell’amore del tuo Figlio, perché venga il suo Regno.
Conduci tutti gli uomini alla sorgente d’acqua viva che scaturisce dal suo Cuore e diffonde sul mondo la speranza e la salvezza, la giustizia e la pace.
Guarda alla nostra fiducia, rispondi alla nostra supplica e mostrati sempre nostra Madre.
Amen.
Salvatore
Bellissima opera! Un modo originale, adatto ai tempi e creativo per arrivare a toccare la società di oggi.
Maria, in questa decorosa posa di popolarità mi ha chiaramente riportato a quelle sue parole: ” Ha guardato l’umile sua serva”. Bello, bello, bello. Tanti complimenti