Il tempo è adesso – Appello alla Conversione Ecosistemica – Dall’io al noi
Lettera dell'Amministrazione generale dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù, in occasione della Solennità del Sacro Cuore.
Cari Confratelli,
un caloroso saluto dall’Amministrazione Generale a tutti i Missionari del Sacro Cuore e ai membri della Famiglia Chevalier in occasione della Solennità del Sacro Cuore.
Dato il contesto attuale e le numerose sfide che affrontiamo nella nostra missione, la Solennità del Sacro Cuore ci invita a pensare alla conversione ecologica nel contesto più ampio della conversione ecosistemica. Si tratta di una conversione che ci porta a creare atteggiamenti, azioni e conversazioni sinodali con l’umanità, sia all’interno delle nostre comunità e apostolati, sia al di là dei confini della Congregazione e della Chiesa. La missione emerge come frutto della conversione o trasformazione dei nostri cuori ad una maggiore sinodalità – cuori relazionali, inclusivi, partecipativi, solidali, olistici. A questo proposito, riportiamo un pensiero del nostro fratello Dennis Murphy MSC [+ 2.VI.2014]:
«Dio fa confluire le cose in una sola… La parola “cuore” porta la molteplicità dell’essere umano a un centro unificante. La parola “unificante” è importante, perché un centro non può esistere in modo isolato; è sempre il centro di qualcosa. Così il “cuore”, come centro dell’essere umano, unisce corpo e anima, intelletto ed emozioni, percezione dei sensi e giudizio razionale, passione e volontà. È stata questa combinazione di materia ed “energia”, compresa quella spirituale, ad attrarre Teilhard de Chardin verso il simbolo del cuore. In questo centro troviamo il dinamismo che muove e unisce tutto il resto: troviamo l’amore. E Jules Chevalier, seguendo Sant’Agostino, sostiene che “siamo ciò che amiamo”»
(Il cuore del Verbo incarnato, p. 25).
Sentiamo di poter testimoniare questa conversione creando, mettendo al primo posto e apprezzando le conversazioni sinodali a livello delle comunità locali, delle Entità MSC e dei luoghi di missione apostolica in cui operiamo. La qualità e la profondità delle nostre conversazioni mostrano l’autenticità e la qualità della vita religiosa di cui siamo testimoni oggi.
La Solennità del Sacro Cuore ci ricorda e ci invita a considerare le differenze come opportunità, sia all’interno delle nostre comunità che al di fuori. Non dobbiamo vederci come concorrenti, ma come mezzo per la ricerca evangelica. Vivere una Spiritualità del Cuore implica una vita fraterna meno rigida, meno burocratica, meno individualista; più condivisa e comunitaria come le prime comunità cristiane. Abbiamo bisogno di aggiornare il nostro linguaggio e la valutazione dei simboli, soprattutto quelli legati all’immaginario del Sacro Cuore. Parole e simboli creano realtà.
Cari amici, la sinodalità ci spinge a promuovere uno stile di vita che abbia maggiore semplicità, sollecitudine, unione e trasparenza (cfr Cost. 12-13). Ciò diventa sempre più urgente data la tendenza a prendere decisioni senza un adeguato ascolto o consultazione. La sinodalità ci spinge, come Missionari del Sacro Cuore, a dare ascolto a tutte le voci, specialmente a quelle che raramente prendiamo in considerazione nelle nostre comunità e nelle Entità MSC.
La Solennità del Sacro Cuore di quest’anno si svolge nel contesto di tempi difficili nel mondo. Oltre all’odierna pandemia, la guerra in Ucraina ha smascherato gli orrori di tutte le guerre presenti nel mondo. Tutte le guerre sono ingiuste e colpiscono sempre le persone più vulnerabili. Questo contesto mostra il vuoto di autorità e di dialogo nel mondo. Nel conflitto geopolitico si vede l’ambizione al potere e al profitto economico, e manca il dialogo per costruire la pace. La gestione politica e mediatica delle guerre e della pandemia mostra che le vittime non sono una priorità. Quanto siamo lontani dai sentimenti del Cuore di Cristo!
In occasione della celebrazione annuale del Sacro Cuore, suggerisco di riflettere su quattro punti che il professor Jeffrey Sachs ha proposto durante una recente presentazione della Laudato Si’. Si tratta di quattro modi per trasformare il mondo mettendo in pratica i documenti Laudato Si’ e Fratelli tutti. Questi quattro punti d’azione e riflessione sono modi molto concreti per vivere il nostro carisma e la nostra spiritualità del Cuore oggi.
1. Fermare la guerra in Ucraina attraverso i negoziati e il dialogo, non aspettando vittorie. Insistiamo sulla necessità del dialogo e del tavolo di negoziazione. Se questo è valido a livello macro- politico, è altrettanto valido nelle nostre comunità MSC. Possiamo iniziare a praticare noi stessi questo dialogo. Non c’è alternativa se vogliamo costruire una pace autentica.
2. Fermare la pandemia perché continua a mettere in pericolo i più vulnerabili del mondo. Siamo consapevoli di dover affrontare molte altre «pandemie» nei nostri diversi territori missionari. C’è il pericolo di cadere nell’indifferenza perché le «pandemie» diventano troppo familiari, e questo le rende più pericolose. Vale la pena di ricordare che P. Jules Chevalier ha parlato dell’indifferenza come di uno dei mali del suo tempo. Purtroppo, la salute rimane un interesse commerciale e, per molti, un lusso.
3. Lo sviluppo sostenibile, la cooperazione globale e la consapevolezza che siamo tutti interdipendenti (Laudato Si’ – Fratelli tutti). La lotta per la casa comune dovrebbe essere un elemento essenziale di questa Solennità del Sacro Cuore, perché il Cuore trafitto di Cristo si trova nelle «ferite ed emorragie» della nostra casa comune.
4. Affrontare con urgenza il cambiamento climatico/riscaldamento globale. Siamo in uno dei tornanti più pericolosi della storia. L’umanità e tutto il creato stanno già soffrendo le conseguenze del riscaldamento globale, soprattutto i più poveri ed esclusi. E la situazione sta peggiorando. All’interno delle nostre comunità MSC, dovremmo cambiare e utilizzare più energie rinnovabili e promuovere abitudini di vita più sane e rispettose dell’ambiente. Un’autentica Spiritualità del Cuore dovrebbe portarci ad essere profeti, con il rifiuto, la denuncia e la lotta contro la deforestazione, l’accaparramento della terra e ogni tipo di abuso e distruzione della vita. Dobbiamo proporre alternative più comunitarie, eque e sostenibili nell’utilizzo della terra e delle sue risorse. I nostri investimenti e progetti finanziari devono essere fatti secondo i valori del Vangelo.
La nostra chiamata profetica, come religiosi, deve essere mostrata attraverso la nostra testimonianza di vita e le nostre parole coraggiose, in modo da sollecitare i leaders religiosi, civili e politici ad ascoltare, dialogare, cooperare e negoziare di più. In breve: fermare la guerra! Tutti noi affrontiamo questa crisi.
La distruzione dell’essere umano continua a gridare verso il cielo. Abbiamo l’opportunità di aggiornare il significato della riparazione come stile di vita. Scoprire il Cuore trafitto di Gesù nelle relazioni spezzate e nel mondo incrinato e ferito da interessi egoistici e distruttivi. Siamo consapevoli che ognuno di voi sta cercando di testimoniarlo, e vi incoraggiamo a continuare a fare del vostro meglio nell’accompagnare i più vulnerabili ovunque.
Preghiamo che questa Solennità del Sacro Cuore rafforzi la nostra consapevolezza che siamo tutti interdipendenti. Che possiamo apprezzare il camminare insieme: la sinodalità. Facciamo della sinodalità una realtà vissuta a livello di Congregazione.
Mentre continuiamo a pregare per la pace, celebriamo questa Solennità del Sacro Cuore con gioia e speranza!
In Corde Jesu,
Mario Abzalón Alvarado Tovar [scripsit].
André Claessens
Paulus Pitoy
Chris Chaplin
Humberto Enrique Da Silva