Grande traguardo per padre Domenico: 60 anni di sacerdozio… e non sentirli
La Provincia Italiana dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù gioisce per i sessanta anni di sacerdozio di padre Domenico Santangini, classe 1937, nato il 19 giugno a Guglionesi in provincia di Campobasso, dieci giorni prima dell’amico, confratello e concittadino Carmine Pace con cui ha condiviso il percorso formativo e il cammino che li ha condotti alla professione religiosa il 9 ottobre 1954 e all’ordinazione sacerdotale il 9 marzo 1963. Terzo di otto figli, entra nella nostra Congregazione giovanissimo, a 11 anni. Lo zio Lorenzo Pace, fratello di mamma Matilde, ha un ruolo importante nella scelta del piccolo Domenico. La figura mite e al tempo stesso autorevole di padre Lorenzo fa sì che Mimì, come lo chiamano ancora oggi le persone a lui vicine, lo seguisse nella medesima vita consacrata, innamorati entrambi del Sacratissimo Cuore di Gesù. Com’era in uso al tempo si trasferisce a Narni in Umbria dove inizia la prima formazione alla Piccola Opera: tre anni di medie e due di ginnasio. Gli impegni scolastici e la crescita spirituale non impediscono momenti di ilarità e di sport, il calcio su tutto in cui Mimì eccelleva, un piccolo osso duro con il vizio del gol. Ad accompagnare i suoi primi passi nella vita religiosa fu Ermanno de Angelis, padre dal volto umano, sensibile alle esigenze dei giovani, sempre pronto a una parola di coraggio e a un gesto di tenerezza. Proprio da p. Ermanno p. Domenico ha ereditato la sapienza dello stare coi giovani, che sono stati una costante della sua vita pastorale. Non solo nelle parrocchie dove ha operato ma anche nelle comunità dove ha vissuto. Mimì non ha mai fatto sentire la differenza di status verso i fratelli mostrando sempre disponibilità e accoglienza verso tutti. Dopo l’esperienza di Narni, a 16 anni inizia il noviziato a Agrano in Piemonte che lo porterà a Roma per i primi voti il 9 ottobre 1954. Nella capitale porta a termine gli studi classici al Liceo Sant’Apollinare e quelli filosofico-teologici dapprima all’Angelicum, poi alla Pontificia Università Gregoriana. Accanto al percorso accademico va di pari passo quello spirituale così il 9 marzo di sessant’anni fa viene ordinato presbitero nel Santuario di Nostra Signora del Sacro Cuore in piazza Navona. I primi anni da prete li passa a Pontecagnano Faiano in provincia di Salerno. Il calore della gente e la loro generosità sono ancora scolpiti nel cuore di Domenico. Memorabile un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo nel 1964, quattro anni prima della morte di padre Pio, che incoraggiò il giovane Mimì a continuare con passione il suo lavoro con i giovani. Dopo appena due anni viene mandato a Omegna, un tempo in provincia di Novara oggi in provincia di Verbania. Il distacco è amaro. La mancanza del calore del Sud all’inizio provoca dolore ma in pochi mesi il giovane padre riesce a entrare nel cuore dei fedeli. Il farsi volere bene sarà una costante della sua vita. In Piemonte inizia l’esperienza di insegnante di religione al Liceo Scientifico di Arona, esperienza che continua nella città eterna al liceo Classico Tacito quando dopo 23 anni torna a vivere nella comunità di Lungotevere Prati. Ancora oggi, all’età di 86 anni lavora accanto al confratello brasiliano Fernando Cabral, parroco nella Chiesa del Sacro Cuore in Prati dove anch’egli ha svolto la stessa mansione dal novembre 2003 all’agosto 2015 dove è ancora stimato e voluto bene.
Come ognuno di noi anche padre Domenico ha attraversato momenti difficili e di sofferenza ma non ha permesso alle ferite di trasformarlo in quello che non è. L’accoglienza e la disponibilità sono state la base del suo ministero. Grazie Mimì!
(Autore: Domenico Rosa)