Il servizio quale corsia preferenziale per il regno dei cieli
Lo scorso 12 giugno, festa della Santissima Trinità, nella cattedrale di S. Maria del Fiore a Firenze, fr. Domenico Rosa msc, ha ricevuto il sacramento dell’Ordine Sacro nel grado del diaconato. A presiedere la celebrazione Eucaristica, con grande partecipazione di popolo è stato l’Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Giuseppe Betori, insieme a Domenico hanno ricevuto il diaconato anche due laici, dell’Arcidiocesi fiorentina, in cammino verso il diaconato permanente.
Durante l’omelia, il Cardinale ha ricordato agli ordinandi come il servizio nella Chiesa sia parte integrante della vita del cristiano, oggi attaccata da ideologie e dottrine che nulla hanno che fare con la fede cristiana e con il depositum fidei. Il Cardinale ha continuato esortando ognuno a non conformarsi e a non perdere la speranza nel cambiamento, anzi ha chiesto a tutti, ciascuno nel proprio ministero, di spendersi per una società più giusta e più cristiana. La celebrazione Eucaristica, svoltasi proprio sotto la cupola del Brunelleschi e sotto lo sguardo del maestoso affresco del giudizio universale del Vasari, ha raggiunto il suo momento più solenne quando l’Arcivescovo ha imposto le mani sul capo di fr. Domenico, un gesto pieno di significato e che la Chiesa continua a compiere da più di 2000 anni e attraverso il quale si conferisce uno speciale ministero, come leggiamo in At 6,3-6: “Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest’incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timòne, Parmenàs e Nicola, un proselito di Antiochia. Li presentarono quindi agli apostoli i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani”.
Dopo l’imposizione delle mani è seguita la preghiera consacratoria, nella quale si legge: “L’esempio della sua vita, generosa e casta, sia un richiamo costante al Vangelo e susciti imitatori nel tuo popolo santo. Sostenuto dalla coscienza del bene compiuto, forte e perseverante nella fede, sia immagine del tuo Figlio, che non venne per essere servito ma per servire, e giunga con lui alla gloria del tuo regno”.
Dopo l’Ordinazione, nel cortile della Parrocchia N.S. del Sacro Cuore sono proseguiti i festeggiamenti, nella semplicità e nella fraternità. Ringraziamo il Signore per il dono della vita al servizio della Sua vigna di fr. Domenico, continuiamo a sostenere il suo ministero con la preghiera costante, affinché, – come recita la preghiera consacratoria – possa farsi immagine del Figlio di Dio.